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L’ANGOLO DEL DESIGN
poi, dopo una accurata ricerca sfruttarne al meglio altre caratteri-
GIACOMO ROSSI
storica sulla Basilica, la scelta degli stiche, tra cui l’elevata vita media e
elementi da valorizzare e di conse- la possibilità di ridurre al minimo gli
titolare dello studio di progettazione e
guenza le caratteristiche tecniche ingombri dei corpi illuminanti. consulenza illuminotecnica rossi Lighting
ed estetiche che gli apparecchi Design. Si laurea in architettura al
d’illuminazione dovevano avere
“ una realizzazione Politecnico di Milano nel 1999; nello stesso
e il loro posizionamento ideale. anno inizia a collaborare con lo studio
Infine, lo studio di diverse accen- a regola d’arte nonostante
la complessità ” di progettazione illuminotecnica Ferrara
sioni che permettessero di gestire Palladino di Milano, presso cui forma la
l’illuminazione in maniera flessibile,
a seconda dei momenti fruitivi della propria esperienza professionale nel settore dell’illuminazione.
Nel 2010 entra a far parte di Martini Illuminazione per cui svolge attività di
Cappella e delle specifiche esigenze Le tre configurazioni identificate coordinamento e gestione dell’Ufficio di Progettazione di Milano.
da soddisfare. Processo culminato sono così suddivise:
Al termine di quest’esperienza decide di aprire uno studio di progettazione
addirittura con la visita di Papa 1. Illuminazione architettonica, illuminotecnico e dedicarsi alla professione di lighting designer come libero
Francesco che dopo aver presieduto artistica e simbolica,
professionista.
la celebrazione liturgica si è ritirato di tipo permanente. Dal 2000, all’esperienza professionale, affianca l’attività didattica presso la
in preghiera presso la cappella di Un’unica accensione comanda tutti facoltà di Architettura, Disegno Industriale del Politecnico di Milano e altre
S.Monica. gli apparecchi che illuminano in
scuole private. Nel 2007 fonda Luxemozione.com, primo blog italiano
maniera armonica e discreta la interamente dedicato al mondo dell’illuminazione.
Più nel dettaglio delle sCappella, rendendo sempre leggibili
progettuali, sono state individuate opere d’arte e simboli in essa
tre accensioni differenziate, presenti. Illuminazione che coinvolge 2. Illuminazione artistica opportuno, agevolandone la lettura
e funzionale, a richiesta, umanistica e simbolica. Anche in
ognuna per momenti ed esigenze l’arco di ingresso della cappella, gli
specifiche. Per ognuna sono stati affreschi della volta, la pala della che viene attivata tramite apposito questo caso stati utilizzati apparec-
selezionati gli apparecchi d’illumina- Madonna della cintura, il sepolcro di comando presente all’ingresso della chi a LED a proiezione opportuna-
zione più idonei ad assolvere alla S. Monica, il sepolcro del Cardinale Cappella, dai visitatori o dai padri, mente selezionati. L’assorbimento
funzione assegnata. In particolare, P. grifi e l’Urna di S. Monica. per illuminare, per un lasso di tempo elettrico complessivo di questa
configurazione è di 100w.
nelle zone più critiche, si è scelto di In questo sono stati selezionati corpi prestabilito, le opere d’arte che
utilizzare la tecnologia LED a illuminanti a LED a proiezione e descrivono la vita di S. Monica. In
questo modo, lo spazio risulta 3. Illuminazione funzionale
elevata resa cromatica lineari, per una potenza totale
(CrI>90), non solo perché installata di circa 338w e caratteriz- omogeneo rispetto al resto della e liturgica, temporanea,
caratterizzata da un’ottima zati ognuno da valenze ottiche e Basilica: gli affreschi vengono azionata appositamente per
efficienza luminosa, ma per tecniche più idonee. enfatizzati solo al momento illuminare la Cappella durante le
funzioni. La luce, diretta e solenne,
favorisce lo svolgimento delle
liturgie, il raccoglimento dei fedeli,
la lettura delle sacre scritture.
Realizzata con corpi illuminanti
a ioduri metallici a proiezione,
opportunamente schermati per
evitare problemi di abbagliamento.
L’illuminazione coinvolge in questo
caso l’altare, l’ambone e gli
inginocchiatoi. La potenza elettrica
impegnata è di 210w.
Dunque, concludendo, una
realizzazione a regola d’arte, che
mostra ancora una volta la
complessità dell’iter di progetto, in
cui massima è stata la collaborazio-
ne tra committenza, professionista
incaricato e azienda d’illuminazione.
A dimostrazione che le cose fatte
bene si possono fare anche in Italia,
basta un po’ di buona volontà.
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